About me

Chi sono io? Un folle, un visionario, uno psicotico...ma anche un padre...son ciò che sono e ne son fiero. Se ti va di far sosta da queste parti e di andare oltre la scorza sei benevnuto, ma se sei qua per giudicare, pontificare, criticare senza proporre soluzioni alternative, calunniare, diffamare, seminare scontento e parlare alle spalle...cambia zona che qua il fuoco brucia.
Ho imparato che nella vita è giusto venire a compromessi, trovare punti di incontro, ma è anche giusto affrontare di petto certe situazioni ed eradicarle.
The choice is up to you



venerdì 30 novembre 2007

Annunciazio' annunciazio'

Gente, prestate orecchio please...anzi prestate occhio che mi pare più adeguato al contesto. Per un caso unico, raro e assolutamente irripetibile, posto un annuncio.
Scordatevi che si ripeta che questo non è un mercatino delle pulci.
Anyway l'annuncio è il seguente:



Gruppo seriamente intenzionato a demolire il torpore della scena metal odierna creando un sound ibrido tra thrash, death e crossover, ricerca bassista e batterista seriamente intenzionati e dotati di una certa attitudine.
Pezzi di produzione propria in brain-storming.
Zona Torino e provincia.
Astenersi indecisi, perditempo, tamarri sotto mentite spoglie, preti esorcisti, scrocconi e benpensanti: vogliamo un sound degno dell' egida METAL.
per contatti

Kaos : kaos666hoe@gmail.com
Nookie: thelastsnow@libero.it
Ghost : hypermuse1978@hotmail.it

giovedì 29 novembre 2007

Our inner soul

Giusto perchè una volta tanto voglio dimostrare che anche noi metalheads abbiamo un cuore. Verissimo, abbiamo tanto rancore e l'aspetto non è sicuramente quello di un chierichetto, ma anche noi proviamo sentimenti e vi porto un esempio, una delle canzoni che mi commuovono ogni votla che ci penso.
Quindi, caro lettore, ora apri un'altra web page e cerca "Glory to the brave" degli Hammerfall poi, una volta che è partito l'audio, segui il testo.
Come dici? Non lo hai? Eccotelo qua, direttamente dal tuo amico Kaos

Snow is falling down on this glorious land
Colours fading, turning into white again
To fallen heroes angels sing, they cry their winter tears
Endless mourning days will turn to years

So this is goodbye, I take leave of you and
Spread your wings and you will fly away now, fly away
Now

Nothing on earth stays forever
But none of your deeds were in vein
Deep in our hearts you will live again
You're gone to the home of the brave

Every solemn moment I will treasure inside
Even though it's hard to understand
That a silent wind can blow the candle out
Taking everything leaving the pain far behind

You call out my name, but your voice is fading
Into the wind, embraced, you'll fly away now, fly away
Now

Nothing on earth stays forever
But none of your deeds were in vain
Deep in our hearts you will live again
You're gone to the home of the brave

My eyes are closed I feel you're faraway ( so close )
Far beyond that shining star
I know you'll find what you've been fighting for
Far beyond that shining star

Down on bended knee I pray, bring courage to these Souls
Make'em live forever in the heart of the bold
So I say farewell my friends, I hope we'll meet again
When my time has come to fall from grace

So this is goodbye, I take leave of you and
Spread your wings and you will fly away now, fly away
Now

Nothing on earth stays forever
But none of your deeds were in vein
Deep in our hearts you will live again
You're gone to the home of the brave

martedì 27 novembre 2007

Fading hours

Oggi sono in vena di rimembranze...a metà tra malinconia e non so che. Mi va di rispolverare i bei tempi, di rompervi le palle con ciò che è stato la mia adolescena, il mio ingresso nel mondo adulto...le cose importanti che vorrei rimanessero stampigliate in queste righe telematiche. Non starò a narrare del perchè, per chi, per come, diciamo che ora, qui e adesso vi sputo in un occhio un nome, così tanto per vedere le reazioni.
ROCK FM
Chi se la ricorda? Un adelle poche, se non addirittura l'unica in assoluto, radio che trasmetteva solo fottuto rock/metal. Perennemente sparata dalmio stereo prima, durante e dopo qualunque cosa stessi facendo.
Attualmente non la si sente più via etere, ma la si può trovarevia web. Un po' di nostalgia per ciò che abbiamo perso grazie alla disonestà di qualcuno, alla poca voglia di dare il giusto valore alle cose.
Mi piace pensare che per caso qualcuno passi di qua, legga queste righe e porti il mio saluto a tutto lo staff di quegli anni, a tutte quelle voci che segnavano le mie giornatecon passo cadenzato...in due casi quelle voci divennero volti, i volti di Lady Velena e Ariele. Spero che qualcuno possa portar loro i miei saluti e che gli vada tutto bene...se non altro in virtù di quella bottiglia di Sambuca data in segno di rispetto e amicizia, quasi a sigillo di una fratellanza inespressa, ma sentita...fratellanza spirituale ovviamente.



ROCK FM? SON KAOS DA TORINO.
SALUTI DA CHI ANCORA TI PORTA DENTRO, SIETE SEMPRE I MIGLIORI
Per chi volesse c'è il forum dei fedelissimi di Radio rockfm all'url http://gentestrana.forumfree.net/

sabato 24 novembre 2007

Right up your azz

E questa volta un loro errore ci salva le chiappe. Leggete un po' qua

http://www.corriere.it/economia/07_novembre_15/class_action.shtml
Finanziaria, Approvato per un voto l'emendamento.
Antonione sbaglia escoppia in lacrime
Anche l'Italia ha la sua «class action»
Via libera a cause collettive risarcitorie contro le società.
Confindustria dura: «E' un atto ostile e rozzo»
ROMA - Arriva anche in Italia la class action, cioè la possibilità peri consumatori di partecipare a cause collettive contro società fornitrici di beni o servizi. Il Senato ha infatti approvato (158 votia favore, contrari 49 e 116 astenuti) l'emendamento alla Finanziaria proposto dai senatori Manzione e Bordon (Unione democratica), che introduce la «disciplina dell'azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori». Le nuove misure entreranno in vigore trasmessi sei mesi dall'approvazione della legge Finanziaria. Anche se risulta davvero singolare che questa svolta storica nei rapporti fra consumatori e aziende arrivi da un errore di voto del senatore diForza Italia, che dopo essersi accorto dell'esito della votazione si è messo a piangere in aula.
«CONFINDUSTRIA: GRAVI RISCHI» - Che si tratti di un cambiamento di non poco conto lo si capisce dalla reazione immediata di Confindustria. «È un atto di grave di ostilità all'impresa - sostiene - costituirà un nuovo pesante disincentivo a investire nel nostro Paese che già è agli ultimi posti in Europa per attrazione di capitali stranieri. È un provvedimento rozzo che espone le aziende italiane e i loro lavoratoria gravi rischi».Il cartellone di Erin Brockovich, con Julia Roberts: il film più famoso su una «class action» americana.
AZIONE COLLETTIVA -Ma come funziona la «class action»? La possibilità di «azioni risarcitorie collettive» non è prevista nel nostro ordinamento, mentre lo strumento è molto diffuso in altri Paesid'Europa e negli Stati Uniti. La class action è uno strumento processuale che consente a una pluralità di soggetti che intendano farvalere un diritto - siano essi consumatori o utenti di un certo servizio - di adire l'autorità giudiziaria con un'unica causa i cuiesiti si riflettano su tutta la categoria. La norma approvata dal Senato prevede l'ampliamento della platea dei soggetti che possono avviare l'azione, rispetto alle 16 associazioni del Consiglio nazionale consumatori e utenti che ne avevano facoltà secondo il ddl Bersani, attualmente all'esame della commissione Giustizia dellaCamera. L'obiettivo è quello di non privare della possibilità di agire per azioni risarcitorie agli altri soggetti portatori di interessi collettivi. Le ulteriori associazioni legittimate ad agire saranno individuate con decreto del ministro della Giustizia, di concerto con il ministro dello Sviluppo economico, sentite le competenticommissioni parlamentari.
TUTELA DELL'AMBIENTE - La class action era attesa già nella precedente legislatura perché il disegno di legge fu approvato dalla Camera deideputati il 21 luglio 2004. A quell'approvazione non seguì però quella del Senato. E il provvedimento è rimasto in sospeso. Tra le grandi battaglie vinte in altri Paesi attraverso le class action ci sono, per esempio, le grandi cause contro le multinazionali del tabacco o quella contro la Pacific and Gas Company che contaminò le falde acquifere di una cittadina californiana, provocando tumori ai residenti, per la quale venne ottenuto un cos picuo risarcimento. «I diritti dei consumatori saranno sempre più intrecciati alla salute pubblica, alla sicurezza e all'ambiente», ha sottolineato Legambiente.
L'ERRORE E LE LACRIME - L'emendamento sarebbe passato per un voto sbagliato del senatore di FI, Roberto Antonione. Un errore che ha salvato la maggioranza a Palazzo Madama. Antonione, secondo quanto risulta dai tabulati, ha votato per errore con l'Unione a favore dell'emendamento: la norma è passato con 158 voti a favore. Sempre secondo i tabulati, erano presenti in aula ma non hanno votato, i senatori Dini, Barbieri, Turigliatto e Saporito. Si sono astenuti invece Giulio Andreotti e Ferdinando Rossi. L'astensione in Senato equivale a voto contrario. «Eravamo pari - ha detto lasciando l'aula il senatore forzista Maurizio Sacconi - senza quel voto la maggioranza avrebbe avuto un numero in meno e noi uno in più e sarebbe cambiato tutto». «Sarebbe successa l'ira di Dio», ha chiosato il senatore di FIGaetano Quagliariello. Subito dopo Antonione è scoppiato in lacrime, consolato dai colleghi del suo gruppo. Lapidario il leghista RobertoCalderoli: «Hanno vinto per un ennesimo colpo del fattore c...».

venerdì 23 novembre 2007

We are the youth of the nation

E ancora una volta devo dire grazie a Elisa che mi ha mandato questa mail. Ormai molti di voi l'avranno già ricevuta, qualcuno proprio da me, ma fa bene riportarla qua e ogni tanto ricordare.
A differenza dei cantanti che hanno sempre qualcuno di esterno cui dedicare le cose (chiamandosi implicitamente fuori dal gruppo), questa è per noi, tutti noi che qui ci ritroviamo.

Noi...
Noi che la penitenza era 'dire fare baciare lettera testamento'
Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo 'Parco DellaVittoria e Viale Dei 'Giardini'.
Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo..
Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella.
Noi che giocavamo a 'Indovina Chi?' e conoscevamo tutti i personaggi a memoria.
Noi che giocavamo a Forza 4.
Noi che giocavamo a nomi, cose, animali, città.. e la città con la D era sempre Domodossola.
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.
Noi che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'.
Noi che ci divertivamo anche facendo 'Strega comanda color.'.
Noi che giocavamo a 'Merda' con le carte.
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la bic.
Noi che avevamo i cartoni animati belli!!
Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake,Mazinga,Daitan3,gundam,Astro-Robot e Daltanious.
Noi che 'Si ma Julian Ross se solo non fosse malato di cuore sarebbe piu forte di Holly E Mark Lenders...'
Noi che guardavamo 'La Casa Nella Prateria' anche se metteva tristezza.
Noi che le barzellette erano Pierino, il fantasmaformaggino o un francese, un tedesco e un italiano
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercuro cromo, e Più era rosso più eri figo
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti.
Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.
Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.
Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
Noi che il 'Disastro di Chernobyl' vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina.
Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
Noi che però sapevamo che erano le 4 perché stava per iniziare BIM BUM BAM.
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perché c'era Happy Days.
Noi che il primo novembre era 'Tutti i santi', mica Halloween.
Noi che a scuola con lo zaino Invicta e la Smemoranda
Noi che se la notte ti svegliavi e accendevi la tv vedevi il segnale di interruzione delle trasmissioni con quel rumore fastidioso
Noi che abbiamo avuto le tute lucide che facevano troppo figo
Noi che all'oratorio le caramelle costavano 50 lire
Noi che si suonava la pianola Bontempi
Noi che la Ferrari era Alboreto, la Mc Laren Prost, la Williams Mansell,la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini e la Tyrrel a 6 ruote!!!!!
Noi che la merenda era la girella e il Billy all'arancia
Noi che le macchine avevano la targa nera..i numeri bianchi..e la sigla della provincia in arancione!!
Noi che guardavamo allucinati il futuro nel Drive In con i paninari
Noi che il Twix si chiamava Raider e faceva competizione al Mars
Noi che abbiamo passato belle serate in bagno dopo Colpo Grosso (per gli ometti!!!)
Noi che giocavamo col Super Tele
Noi che il tango costava ancora 5 mila lire e.. 'stai sicuro che questo non vola...'
Noi che le All Star le compravi al mercato a 10.000 lire e c'erano le Nike Legend e le Clarck azzurre.
Noi che tiravamo le manine appiccicose delle patatine sui capelli delle femmine
Noi che abbiamo avuto tutti il bomber blu/verde con l'interno arancione e i miniciccioli nel taschino.
Noi che se eri bocciato in 3° media potevi arrivare con il Fifty o il Cobra truccato ed eri un figo della Madonna!!!

NOI CHE SIAMO ANCORA QUI E CERTE COSE LE ABBIAMO DIMENTICATE E SORRIDIAMO QUANDO CE LE RICORDIAMO
NOI CHE SIAMO STATI QUESTE COSE E GLI ALTRI NON SANNO COSA SI SONO PERSI!!!
QUESTA è LA NOSTRA STORIA.

Once again

Ed ecco che giunge dal web l'ennesimo sopruso dei nostri governanti, gentilmente comunicatomi da un' amica (grazie Elisa).
Riporto il testo integralmente


MANDIAMOLI A LAVORARE : Sull'Espresso di qualche settimana fa c'era un articoletto che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all'UNANIMITA' e senza astenuti
(ma và?!) un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa ¬ 1.135,00 al mese.
Inoltre la mozione e stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.
STIPENDIO
Euro 19.150,00 AL MESE
STIPENDIO BASE
circa Euro 9.980,00 al mese
PORTABORSE
circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare)
RIMBORSO SPESE AFFITTO
Euro 2.900,00 al mese
INDENNITA' DI CARICA
(da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00)
TUTTI ESENTASSE

+TELEFONO CELLULARE gratis
TESSERA DEL CINEMA gratis
TESSERA TEATRO gratis
TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis
FRANCOBOLLI gratis
VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis
PISCINE E PALESTRE gratis
FS gratis
AEREO DI STATO gratis
AMBASCIATE gratis
CLINICHE gratis
ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis
ASSICURAZIONE MORTE gratis
AUTO BLU CON AUTISTA gratis
RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00). Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi (per ora!!!)
Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l'auto blu ed una scorta sempre al suo servizio) La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO. La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !!
Far circolare.......si sta promovendo un referendum per l' abolizione dei privilegi di tutti i parlamentari............ queste informazioni possono essere lette solo attraverso Internet in quanto quasi tutti i massmedia rifiutano di portarle a conoscenza degli italiani...... PER FAVORE CONTINUATE LA CATENA.

venerdì 16 novembre 2007

Sick and tired

Mi sfugge qualcosa: lavoro in un call center e fornisco help desk tecnico sull'adsl da 3 anni.
Quest'anno per il rinnovo del contratto NAZIONALE telecomunicazioni abbiamo guadagnato il diritto, sottolineo DIRITTO, a ricevere 410 fottuti euro a titolo una tantum. Ricordo a chi legge che è un mio FOTTUTO DIRITTO ricevere quei soldi.
Mi arriva la cara e tanto attesa busta paga ed ecco la sorpresa: di quei 410 euri, detratte le tasse che questo GOVERNO LADRO MAFIOSO E BASTARDO ci impone, me ne arrivano 288.
MALEDETTI PEZZI DI ESCREMENTO EQUINO, SANGUISUGHE, CAMORRISTI, DELINQUENTI. Queso si chiama PIZZO, e ora denunciatemi per calunnia, diffamazione, aggressione verbale o sodomia delle vostre anime inique e delinquenziali, me ne fotto siete nè più nè meno che Riina, dei delinquenti di merda.
OGNI MESE SUCCHIATE A ME E A TUTTI GLI ONESTI LAVORATORI ITALIANI METà DELLA VITA, METà DEL SOSTEGNO FONDAMENTALE DELLA FAMIGLIA.
SCASSATE LE MENINGI CHE LA FAMIGLIA ITALIANA STA MORENDO E INTANTO VOI ARMATE LA MANO CHE UCCIDE. ASSASSINI.
So benissimo che questo rimarrà uno dei tanti sfoghi persi nel si lenzio del web, ma mi piace sognare che un domani non troppo lontano la gente si sveglierà e manderà a cagare questo branco di ladri e truffatori nascosti in una stanzetta chiamata Quirinale o Montecitorio, protetti dai loro omini in divisa, ma la realtà non cambia: mafiosi, delinquenti, fanghiglia putrida e marcescente che vive succhiando la vita a chi lavora.
I soldi che hanno preso non ce li renderà nessuno, ma spero tanto che un giorno si trovino a morire sbavandosi addosso in un letto d'ospedale come fa ognuno di noi miseri lavoratori depredati impunemente da queste facce di merda. Spero quel giorno di essere nel letto di fianco a sbavarmi addosso pure io e avere ancora la forza di dirgli "guarda stronzo, adesso sei come me. Ci vediamo fra poco nell'aldilà e stai tranquillo che non sarà nè lento, nè piacevole, feccia"

sabato 10 novembre 2007

New Years Day

Ed ecco una simpatica informazione per tutti voi che leggete. Un collega a cui vanno tutti i miei ringraziamenti mi ha passato il link per visualizzare una simpatica letterina scritta da una nota azienda ai suoi nuovi dipendenti.
Ve la posto qua sotto.

Egr. sig. / gent.ma sig.ra Cognome Nome
Sede di: Nome Città
Data 9 Novembre 2007

Come a Lei noto, la nostra società ha acquistato dalla società Vodafone Omnitel N.V. (di seguito, "Vodafone"), il ramo d'azienda concernente le attività' di supporto alla gestione del cliente (Consumer: dealer support, supporto tecnico unificato, reclami, variazioni, subentri; Business: sales support, variazioni, subentri, attiva standard/Network/fisso; CRM amministrazione vendite; Credito: phone collection, credit verification, gestione non telefonico, gestione inbound) anche denominato Back Office (di seguito, il "Ramo di Azienda"), al quale Lei è addetto.
Tale operazione è stata preceduta dalla comunicazione ex art. 47 L. n. 428/1990 attivata in data 17 Settembre 2007 e conclusasi per decorrenza dei termini di legge in data 8 Ottobre 2007 come comunicato dalla nota dell'Unione Industriali di Roma alle parti interessate.
All'esito di tale procedura le parti hanno raggiunto un'intesa sindacale in data 25 ottobre 2007 relativa alle condizioni di lavoro e alla definizione dei trattamenti economici e normativi delle persone trasferite.
Il trasferimento di ramo d'azienda sarà quindi effettivo a far data dal 9 Novembre 2007.Pertanto, a partire da tale data il suo rapporto di lavoro sarà automaticamente trasferito, ai sensi e per gli e dell'art. 2112 del codice civile, da Vodafone in capo alla nostra società.
A tal proposito, Le confermiamo che Vodafone ci ha comunicato i termini e le condizioni del rapporto di lavoro con Lei intercorso e che in conformità a quanto convenuto nell'accordo sindacale sopra citato, Le confermiamo che lo stesso proseguirà con la nostra società a condizioni complessivamente equivalenti.
Il Suo inquadramento e Le Sue mansioni rimarranno invariati.
Le comunichiamo che il Suo numero di matricola sarà il (numero matricola) e Le confermiamo che la nostra società applica il CCNL per i dipendenti delle imprese esercenti servizi di telecomunicazioni.
I Suoi dati personali in possesso di Vodafone verranno trasferiti alla nostra società per finalità relative al rapporto di lavoro, nell'osservanza delle previsione del D.Lgs. 196/2003.
Con i migliori saluti.
Comdata Care S.r.l.
Sottoscritto per ricevuta(il dipendente)

Come detto in precedenza...Today i'll burn down the skies

giovedì 8 novembre 2007

Oh please God help me

Volete una leggenda metropolitana? non ve la darò. Volete una storiella da raccontare intorno al fuoco di un campeggio di notte per spaventare i vostri amici e approfittarne per broccolare la biondina accanto a voi? Sorry, le ho finite. Quella che vado a narrare è la pura e semplice verità, vissuta da me in prima persona e qui riportata giusto perchè certe cose non vanno taciute...e fanculo l'omertà.
Stasera devono venire a cena a casa nostra i miei genitori, quindi pareva opportuno tour presso discount locale per provvigioni.
Quivi giunto, durante la scelta dei prodotti, sentiamo uno dei commessi esprimere il proprio disappunto in variopinto linguaggio. Mi pare opportuno informarmi sul perchè, quale disavventura l'abbia colpito. Il giovin sventurato mi informa che circa 10 minuti prima due loschi figuri furon sorpresi in pieno taccheggio con tanto di merce in tasca. il ragazzo li redarguisce per l'accaduto e intende intraprendere l'opportuna procedura per segnalare i due loschi individui.
A questo punto accade l'inevitabile: i due furbastri minacciano di chiamare una volante per sporgere denuncia nei confronti del succitato commesso per diffamazione.
Fin qua ci può stare, la solita arroganza dei taccheggiatori, sboronaggine o quel che vi pare, ma quello che non ci si aspetta, ciò che mi ha nauseato quasi al vomito è il fatto che i due hanno esibito un simpatico tesserino molto artistico recante il distintivo della polizia di stato.
Ebbene si, siore e siori, la realtà ancora una volta supera la fantasia...e chi fa tanto la caccia all'extracomunitario adducendo motivazioni più o meno discutibili legga bene il mio messaggio: ADESSO CHE CAZZO FAI? ATTIVI IL CERVELLO?
See ya on the road people

Today i'll burn down the skies

Oggi ho mal di testa, fatica indicibile a ricondurre i pensieri su un filo logico comprensibile...e i clienti che sparano alzo zero sui miei neuroni indifesi. Urla, insulti, minacce tutto per ottenere il rispetto di un pseudo-diritto, che si arrogano senza alcun motivo, di sfogarsi. Si trincerano dietro un "non ce l'ho con lei" puerile e sterile quanto inutile. Non mi importa se non è adirato con me, non mi tange se gli insulti sono indirizzati a una fantiomatica dirigenza irrintracciabile e spesso mai vista, rimane il fatto che il timpano è mio così come la pazienza, la sopportazione e la comprensione...e si sono esauriti tutti.
Poi le news vengono sfornate tipo sushi al Ginza Sushi bar e salta fuori che i nostri esimi colleghi Vodafone assorbiti da Comdata fanno il mio stesso, identico, stressante, snervante e fottuto lavoro, solo sbattuti in una società srl creata ad hoc in modo che noi non potessimo creare problematiche...anche perchè loro lavorano con il 5° livello e benefit vari, mentre noi restiamo su un 3° livello da fame e Penefit (nel senso che ce lo hanno infilato ben bene tra le ciaps).
Splendido scoprire che una società dopo promesse varie ed eventuali, specchietti per le allodole di crescita e riconoscimenti dei propri meriti, risponde con una infornata di baguette nei nostri retroattivi bagagliai dando i suddetti meriti e accrescimenti ad altre persone provenienti da altre aziende.
Nulla contro i colleghi di Vodafone, è loro diritto tutto ciò in quanto guadagnato col tempo, ma noi? A noi non spetta nulla? A chi come me regge da anni una situazione spesso nebulosa e precaria nonchè sottopagata spetta solo un calcio di rigore dalle retrovie e una cartolina per l'insoddisfazione?
Gaber docet : per foretuna o purtroppo non mi sento italiano. Anche perchè l'Italia è così. Guadagni, meriti e soddisfazioni a chi già li ha e un calcio in culo a chi sfacchina.
Grazie Prodi, Grazie Berlusconi, Grazie classe dirigente poichè saremo ricordati dai nostri figli come il vostro rotlo di carta cucina: Si usa e lo si getta alla fine, tanto c'è quello nuovo in dispensa.

mercoledì 7 novembre 2007

Harley mania

Solo uno psicotico o un fan sfegatato poteva realizzare una bestia del genere
http://damncoolpics.blogspot.com/2007/08/harley-davidson-v2-engine-case-mod.html

Stress da lavoro

Di questa ringrazio un collega di lavoro. Essendo di una certa rilevanza la inserisco subito.

STRESSLa caratteristica dello stress è quella di essere una reazione soggettiva aspecifica, uguale di fronte a stimoli diversi fra loro: la variabilità delle procedure e delle mansioni.Lo stress nei luoghi di lavoro è il risultato di una serie di fattori tra cui quelli frequentemente riscontrabili nelle attività dì CC sono:• Precarietà del lavoro o scarse possibilità di avanzamento professionale.• Numero di compiti troppo elevato per unità di tempo• Costante controllo del lavoro svolto da parte dei superiori• Turni di lavoro, lavoro notturno• Lavoro ripetitivo per molto tempo• Scarsa consapevolezza del compito svolto• Rumore ambientale eccessivo (che può rendere difficile la concentrazione la comunicazione con i colleghi, oltre che interferire nei colloqui in cuffia).• Rapporti con superiori o colleghi conflittuali,• Insoddisfázione per la mancata realizzazione personaleIl modo di insorgere di questo tipo di stress è subdolo e insidioso. Manifestazioni associate a stress sono le più varie: stanchezza cronica, un affaticamento psicofisico assocìato al più vari disturbi (cefalea, dolori muscolari, ansia), patologie cutanee (eczemi, eruzioni cutanee), dispepsie, gastralgie modificazioni del comportamento alimentare, tachicardia, extrasistoli, ipertensione arteriosa ecc. Turni e lavoro notturnoNumerosi studi hanno documentato che il lavoro a turni può determinare a lungo termine una maggiore prevalenza dì malattie a prevalente genesi psicosomatica, che si manifestano a carico dell'apparato gastroenterico (gastroduodenite ulcera peptica e alterazionì funzionali del colon), del sistema neuropsichico, (gravi disturbi del sonno, sindrome da fatica cronica, disturbi comportarne, con sindromi ansiose c/o depressive), probabilmente anche di quello cardiocircolatorio (ipertensione e cardiopatia ischemica) con conseguente maggior ì, assenteismo e ricorso a cure mediche. Viene segnalato, inoltre, come le turniste donne abbiano più frequentemente irregolarità dei cicli e disturbi mestruali.Il turno notturno, in particolare, può costituire una condizione di stress in quanto attraverso la perturbazione del ciclo sonno/veglia, e quindi della normale ritmicita’ circadiana delle funzioni biologiche, induce una modificazione delle condizioni psico-fisiche della persona, che può avere effetti negativi sull'efficienza lavorativa, sullo stato di salute e sulle condizioni di vita familiare e sociale.Lavoro notturnoil lavoro notturno è definito nel D.Lgs. 532/99, come l’attività svolta nel corso di un periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l'intervallo fra la mezzanotte e le cinque del mattino".Nello stesso decreto viene data la definizione di lavoratore notturno: "qualsiasi lavoratore che durante il periodo notturno svolga, in via non eccezionale, almeno tre ore del suo tempo di lavoro giornaliero " o “qualsiasi lavoratore che svolga, in via non eccezionale, durante il periodo notturno almeno una parte del suo orario di lavoro normale secondo le norme definite dal contratto collettivo nazionale di lavoro In difetto di disciplina è considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga lavoro notturno per un minimo di ottanta giorni lavorativi all'annoMicroclima e qualità dell'ariaIl problema fondamentale è correlato con il fatto che, in un ambiente confinato vi sono numerosissime sorgenti inquinanti che emettono migliaia di contaminanti sotto forma gassosa, di particolato o di microrganismi, a seconda delle condizioni degli ambienti stessi. Inoltre, nonostante non appartengano direttamente alla categoria dei problemi della qualità dell'aria negli ambienti confinati, effetti come quello della temperatura, della umidità relativa, delle caatteristiche illuminotecniche e di pressione sonora, influenzando la percezione degli occupanti, concorrono a definire la salubrità e la sicurezza di ambiente.La World Health Organization (WHO) definisce la sick building syndrome (o sindrome dell'edificio malato) (SBS) come una sindrome che colpisce la maggiore parte degli occupanti, che si manifesta con sintomi aspecifici ma ripetitivi e non riconosce un agente etiologico specifico. Tale sindrome, lungi dal produrre malattia negli esposti, è comunque causa di fastidiosi disturbi che alterano il benessere fisico e psichico del lavoratore, riducendone talvolta addirittura le performances professionali.Le malattie "building-related" (o causate dagli edifici) (BRI) sono quei disordini di eziologia nota (quali la Legionellosi e la febbre di Pontiac) causati, o .in qualche modo favoriti o esacerbati, dall'esposizione professionale ad inquinanti chirnici, fisici o biologici.La Multiple chemical sensitivity (MCS) è invece una sindrome caratterizzata da sintomi di intolleranza dell'organismo ad agenti chimici ed ambientali presenti a concentrazioni generalmente tollerate dalla maggioranza dei soggetti. Il quadro può presentare diversi gradi di severità, dal solo malessere e discomfort fino ad una grave compromissione della qualità della vita.La misura dei fattori fisici dell'aria (temperatura, velocità dell'aria, umidità relativa), tenuto conto dei fattori individuali (dispendio energetico, tipo di vestiario) e della stagione in esame, permette una valutazione delle condizioni microclimatiche e di esprimere una valutazione di benessere termico o meno a confronto con accreditati indici di benessere termico o di insoddisfazione.Rumore1 livelli di rumorosità registrati negli uffici si mantengono per lo più al di sotto dei valori considerati rischiosi per la funzione uditiva, tuttavia superano spesso livelli di 55-65 dB consigliati per garantire le attività mentali tipicheTali effetti possono interessare l'apparato cardiovascolare, l'apparato gastroenterico, l'endocrino, oltre che il sistema nervoso centrale (diminuzione della capacità di concentrazione e della memoria, fino ad una sindrome ansioso-depressiva, insonnia e facile irritabilità); negli operi space, in cui spesso sono allocati i CC il problema rumore dovuto alla presenza di molti soggetti può essere notevole.Tra le caratteristiche del rumore che concorrono a determinare il grado di disturbo si ricordano:- intensita’ (livello sonoro)- fluttuazione del livello (i livelli sonori fluttuanti sono più fastidiosi di livelli sonori costanti);- frequenze (le frequenze comprese tra 2000 e 8000 Hz sono ritenute più disturbanti. in quanto l'orecchio è più sensibile in questo campo- fluttuazioni di frequenza- durata (il disturbo aumenta con l'aumentare della durata);Inoltre sono da considerare tutta una serie di fattori che possono essere definiti psicologici. SCOPO DELLA RICERCALa presente ricerca, si prefigge di studiare con un approccio basato sull’evidenza, come e se una nuova metodologia di lavoro quale il CALL CENTER possa influire sullo stato di salute dei lavoratori e delle lavoratrici, intendendo come stato di salute il benessere psico-fisico dell’individuo.Lo scopo e’ quello di riuscire ad intervenire sui fattori che ne determinano la compromissione attraverso l’individuazione e l’eliminazione delle componenti ambientali od organizzative del ciclo produttivoMETODO DI INDAGINETrattandosi di una attività che prevede fattori di rischio diversificati e complessi, l’indagine viene effettuata non tramite misurazioni di tipo qualitativo attraverso strumenti, ma con l’utilizzo di un questionario (all.1) che e’ stato somministrato a lavoratori e lavoratrici addetti ai CC . di Telecom Italia, TIM, H3G, Telecontact Center, Atesia e B2win Questo metodo di indagine, largamente utilizzato in epidemiologia, prevede l’ utilizzo di metodi e valutazioni statistiche.L’elaborazione, la somministrazione, il ritiro, del questionario hanno richiesto diversi mesi di lavoro.La compilazione e’ stata del tutto anonima, e l’indagine ha riguardato più sfere: tempi di percorrenza e modalità per raggiungere il lavoro, la percezione della propria figura e dell’ambiente,la percezione dei ruoli, i carichi di lavoro e mentali, il benessere psicofisico, la soddisfazione e l’organizzazione del lavoro.IL CAMPIONE ANALIZZATONel presente lavoro abbiamo elaborato 282 questionari compilati da lavoratori e lavoratrici addetti al Call Center di diverse aziende con sede a Roma, con diverse tipologie contrattuali dal con contratto a tempo indeterminato Full Time, ai ai contratti di lavoro di apprendistato, inserimento e somministrazione part-time, nonché le collaborazioni a progetto.. Azienda Numero questionariAtesia S.p.A. 30H3G S.p.A. 42Telecom Italia S.p.A. 77Telecontact Center S.p.A. 55Tim Italia S.p.A. - 119 40Tim Italia S.p.A. - Contact Center 38Totale 282Il campione analizzato consta per la sua totalità, di operatori addetti al servizio di Call Center, che sostanzialmente opera in open space. L’indagineLe domande sono state organizzate in diverse sezioni:• la PERCEZIONE DEL PROPRIO RUOLO; il modo cioè in cui il personale percepisce la propria “importanza” nella vita professionale dell’Azienda;• le RELAZIONI SOCIALI; cioè, quella serie di relazioni informali che si instaurano tra colleghi e colleghe di lavoro, molto importanti nell’equilibrio dei singoli e che interagiscono con l’attività professionale;• la PERCEZIONE DELL’AMBIENTE; inteso come ambito di mobilità professionale, in questo ambito si è cercato di indagare la percezione del “posizionamento” della propria figura e della possibilità di mettere a disposizione le molteplici conoscenze;• i CARICHI DI LAVORI; si analizza se il carico di lavoro del singolo sia percepito come idoneo ad una lavorazione che non comporti particolari coinvolgimenti psicofisici.• il CARICO MENTALE; è tesa ad indagare quanto l’ambiente ed il carico lavorativo insistono sul singolo individuo;• la PERCEZIONE DEL “GRUPPO”; l’insieme cioè delle persone che fanno parte di uno stesso team o reparto;• la PERCEZIONE DEL RAPPORTO CON I RESPONSABILI;• la RESPONSABILITA’;• Il COMFORT E LO STRESS;• i DIRITTI E DOVERI;• Le ESIGENZE DI MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI LAVORO E SOSTEGNO;• la PERCEZIONE DEL CARICO MENTALE DEL LAVORO; paragrafo inserito come questionario supplementare, in quanto indaga più approfonditamente un aspetto che riteniamo importante al fine di svolgere una corretta analisi globale. Questo aspetto era stato affrontato gia’ in maniera generica sulla parte generale.• i SINTOMI AVVERTITI E RISORSE MENTALI; secondo questionario supplementare. In questa sezione, particolare attenzione viene prestata sullo stato di salute, effettivo o percepito dei singoli/e lavoratori e lavoratrici. Alcuni di questi sintomi, quando avvertiti con particolare frequenza, possono essere indicatori di un malessere psicofisico che sara’ nostra cura indagare se correlabile con l’attivita’ lavorativa, ed eventualmente in che misura;• la NECESSITA’ DI SVILUPPO DEL LAVORO; terzo ed ultimo questionario supplementare. In questa fase finale, si tende ad individuare i miglioramenti a livello professionale che necessitano al fine di poter trovare una maggiore serenità lavorativa.Di seguito mostriamo le tabelle di sintesi dei dati maggiormente rilevanti, rimandando alla stesura finale del lavoro per la pubblicazione completa dei dati dei questionari con i rispettivi approfondimenti analitici. Risultati e conclusioniLa situazione che emerge è piuttosto complessa e necessita di alcune considerazioni preliminari.Sia per il quadro d’insieme delle problematiche legate alla organizzazione del lavoro, che per la sfera percettiva di emozioni e stati d’animo della singola persona, con le inevitabili ripercussioni sulla salute, e’ piuttosto difficile discernere quanto sia effettivamente indotto o causato da situazioni lavorative.E’ chiaro che un ambiente lavorativo “difficile” può slatentizzare situazioni personali “difficili”. La percezione del proprio ruolo, seppur diversamente articolata, ha come caratteristica unificata la mancanza di autonomia decisionale. Il campione femminile sembra risentire maggiormente la responsabilità del compito, e per questo, ritiene il carico di lavoro sovradimensionato rispetto alla possibilità di soddisfare la richiesta.Può giocare un ruolo, l’atteggiamento, tipicamente maschile, di difficoltà nell’ammettere i propri limiti. Questa considerazione può trovare conferma nel fatto che, al pari delle donne, anche gli uomini ritengono di doversi affrettare nello svolgere le lavorazioni, e che le priorità non siano sempre ben evidenziate.Inoltre, entrambi i gruppi, ritengono non equa la distribuzione del lavoro cosi come entrambi lamentano un troppo elevato numero di input lavorativi.Positivo invece il bilancio che riguarda la sfera relazionale con i propri colleghi. Emerge uno spirito collaborativo e comunicazionale piuttosto soddisfacente.L’articolazione oraria del lavoro (turni), per molti costituisce un ulteriore problema, anche in considerazione dei tempi di percorrenza casa lavoro.Forte elemento di disagio è la percezione di una precarietà occupazionale, che e’ palesemente massima nel campione femminile. Si noti la discrepanza tra Aziende “storiche” e “giovani”.Ancora per quanto riguarda la sfera relazionale, e’ importante notare come le donne si sentano piu’ apprezzate in famiglia che sul posto di lavoro, a differenza degli uomini, in cui questa sensazione e’ piuttosto livellata.La figura del “capo” non e’ generalmente messa in discussione anche se di fatto ne vengono posti in evidenza i limiti gestionali e del rapporto interpersonale.Tra gli aspetti critici evidenziati, un ruolo preminente hanno lo stress ed il disconfort.Tutti lamentano disconfort microclimatico, anche a fronte di parametri misurati rientranti nella norma.L’importanza di un fenomeno non dipende esclusivamente dalla sua intensita’ ma dalla somma dei fattori diversi che inducono ad amplificare le sensibilità degli esposti.Un effetto dello stress da lavoro, puo’ essere identificato nei disturbi del sonno, segnalati in numerosi questionari, con prevalenza nel campione femminile.Non e’ assente l’uso di ansiolitici ed ipnoinducenti.Anche le modalita’ di consumo dei pasti non vengono ritenute idonee rispetto a quelle che sono le necessità: emerge la necessità di ampliamento dei tempi per il ristoro che vengono ritenuti, pressoché unanimemente eccessivamente compressi.Al fine di valutare se gli addetti si sentano tutelati sul posto di lavoro, sono state inserite nel questionario alcune domande sulla percezione della presenza sindacale. Dalle risposte si evince come quest’ultima sia ben percepita nelle Aziende che fanno minor ricorso a lavoro precario, è invece un punto critico in quelle che “storicamente” lo utilizzano maggiormente.E’ rilevante notare invece, come il ruolo e la figura del medico competente non siano adeguatamente compresi. Molti affermano addirittura di non essere mai stati sottoposti a visita medica malgrado sia stata attivata la sorveglianza sanitaria per tali operatori.L’analisi dei questionari evidenzia come le misure di tutela di cui gli operatori percepiscono lamaggiore necessità siano:• Misure Ambientali: necessità di intervento sulla riconfigurazione degli spazi, prevedendo ad esempio una separazione in moduli di 4-6 operatori, anche tramite pannelli di materiale trasparente (plexiglass, vetro). In tal modo si manterrebbe la conformazione di ambiente unico, voluto per strategia aziendale, ma si otterrebbe la sensazione di spazi distinti. Tale soluzione avrebbe indubbie ripercussioni positive sull’attenuazione del rumore e sul microclima.• Misure organizzative: necessità di interventi in ambito di pianificazione di ritmi e tempi di lavoro, oltre che di distribuzione dei carichi, (in particolare limitare i canali si ingresso). Sarebbe opportuna una intercambiabilità del personale su esigenze individuali. Assolutamente da aggiornare il DVR, prevedere la figura di operatore di CALL CENTER come figura a sé stante, attualizzare il ragionamento sullo strumento di lavoro focalizzando l’attenzione sui sistemi informatici utilizzati e prevedere modalità che salvaguardino l’integrità psicofisica dei lavoratori.Opportuno inoltre rivalutare le pause previste. Infatti, come gia’ detto, sia la pausa per il pranzo, sia le pause per l’espletamento di funzioni fisiologiche, non vengono ritenute adeguate ed influenzano, queste ultime, negativamente le funzioni digestive.• Misure legislative: urge intervento da parte del legislatore sulla limitazione d’’utilizzo del lavoro precario, sull’organizzazione del lavoro in termini di ritmi, nonché sulla tutela dell’igiene ambientale, ponendo limitazioni al ricorso ad open space “sovraffollati” in quanto determinanti in tema di percezione di stati di malessere.

lunedì 5 novembre 2007

Politically Uncorrect

E rieccoci qua, a sparare a zero su tutto ciò che si muove.
Grande news: da oggi ( o ieri, non ricordo esattamente) tutte le auto euro 0 e euro 1 non potranno circolare per 12 ore al giorno, tra l'altro nelle ore lavorative. Si parla di un contributo sulla RCA auto a chi ha auto appartenenti a questa categoria.
Domanda 1: ma se uno non si può permettere un'auto nuova che fa? Si spara? Viaggia in bicicletta?
Domanda 2: Supponendo che si mantenga l'auto euro 0 per carenza di fondi e ipotizzando un rimborso di parte della RCA, ma tutte le altre spese di bollo e compagnia, i soldi pagati per comprarla, etc chi li rimborsa? Vanno a fondo perduto?
Prosegue la serie di vaccate spaziali dei nostri governanti.
Ma visto e considerato che son già commercializzate auto a idorgeno in altri paesi, esiste un motivo valido per cui non vengono importate oppure il motivo base è sempre l'appartenenza dei politici alle Lobby petrolifere?
A voi l'ardua sentenza

venerdì 2 novembre 2007

Dati seconda tranche

Questa non la posto chè troppo lunga, basti dire che su Nonluoghi ( http://www.nonluoghi.info/nonluoghi-new/modules/news/article.php?storyid=397 ) c'è l'elenco dei contributi all'editoria del 19/01/2006 e non sono pochi...Totale € 6.731.070,20

Primi dati ritrovati

Nello scontro tra editori e giornalisti per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto da quasi due anni, si è introdotto di recente anche il tema dei contributi statali all'editoria: diverse centinaia di migliaia di euro all'anno che piovono su giornali grandi e piccoli, di partito e non. Qualcuno dice che sia una forma di sostegno alla libertà di stampa; per altri invece è un modo per condizionare i media o per favorire gli editori, oppure semplicemente uno spreco di denaro pubblico. Ma chi beneficia di questi contributi? E quanti soldi prende?

Biancheri vs Giavazzi
L'ambasciatore Boris Biancheri, presidente della Fieg, Federazione italiana editori giornali, scrive al Corriere della Sera per contestare quanto l'economista Francesco Giavazzi ha sostenuto nel suo editoriale del 14 dicembre, cioè che "se lo Stato non elargisse contributi all'editoria, la controversia sul contratto di lavoro tra editori e giornalisti sarebbe già finita". Biancheri afferma che il ragionamento di Giavazzi si basa su dati errati: "La Fieg ha recentemente diffuso in dettaglio le cifre sugli attuali contributi all'editoria: la maggior parte (circa 150 milioni) va ai giornali di partito e alle cooperative, che sono di regola piccole imprese editoriali di origine politica o associazionistica".
Ora, Internet offre un grande vantaggio rispetto agli altri media: spesso permette di risalire facilmente alla fonte per controllare se una notizia è vera e riportata in modo corretto oppure no. Basta andare, ad esempio, nel sito degli editori per verificare quanto afferma Biancheri.
Le cifre della Fieg
Nel sito della Fieg si trova in effetti un comunicato sui "dati effettivi degli interventi per l'editoria", in cui si dice: "Con riferimento ai dati emersi negli ultimi giorni, la Fieg precisa che il totale degli interventi annuali ordinari dello Stato per l’editoria può essere stimato in 450-460 milioni di euro e non in oltre 700 milioni. Di questi, circa 150 milioni sono contributi diretti ai giornali organi di partito e movimenti politici e ai giornali di cooperative, 270 milioni sono per le Poste Italiane a compensazione delle tariffe di spedizione (circa 100 milioni per le pubblicazioni no-profit, 48 milioni per quotidiani e 120 milioni per periodici) e circa 40 milioni i rimborsi ai gestori telefonici".
Dunque, secondo la Fieg, i giornali di partito o di cooperative prendono circa un terzo dei contributi sull'editoria. Non si capisce come questo terzo diventi secondo Biancheri "la maggior parte" dei contributi, ma questo è solo un dettaglio.

Diciassette elenchi di contributi
Grazie a Google si può fare un passo in più: verificare dalla fonte diretta, cioè chi eroga i soldi. Basta cercare "contributi all'editoria" sul motore di ricerca; il primo risultato è quello giusto: il sito del governo e più precisamente la pagina della Presidenza del Consiglio con lo Speciale Contributi all'Editoria. Qui, suddiviso in 18 file, si trova l'elenco dettagliato di tutti i contributi pubblici all’editoria, sia diretti sia indiretti, e dei rispettivi beneficiari. Una nota avvisa che "la Legge Finanziaria per il 2006 ha profondamente innovato talune di queste disposizioni, in particolare per ciò che riguarda i contributi alle cooperative editoriali". Ed è questo infatti, come vedremo, uno dei punti caldi della questione.
Primi beneficiari i giornali politici
Un primo elenco riguarda i "contributi diretti per l'anno 2003 ai giornali politici e delle minoranze linguistiche". Beneficiari sono i "giornali organi di movimento politico avente un proprio gruppo parlamentare o due europarlamentari eletti nelle proprie liste, nonché i giornali organi di minoranze linguistiche aventi un rappresentante in parlamento"

Per Libero e Il Foglio è un affare
Più interessante il secondo elenco, "Contributi diretti per l'anno 2003 alle testate di cooperative speciali già organi di movimento politico con due parlamentari".
Negli anni successivi, in particolare con la Finanziaria del 2001, la legge viene modificata in senso più restrittivo, lasciando però una scappatoia ai beneficiari dei contributi: le imprese editoriali che diventano cooperative continuano a godere delle sovvenzioni statali. "Un escamotage utilizzato da ben 17 giornali su 31, seppure in forme diverse", scrive il Sole 24 Ore del 18 agosto 2003. "Alcuni hanno trasformato la veste giuridica dell'impresa in cooperativa; altri hanno ceduto la testata a una società cooperativa creata ad hoc".

90 milioni di euro a 68 cooperative
Ma vediamo cosa contengono gli altri elenchi diffusi dalla Presidenza del consiglio. Il terzo elenco riguarda i "quotidiani e periodici editi da cooperative di giornalisti o da società la cui maggioranza del capitale sociale sia detenuta da cooperative nonché i quotidiani italiani editi e diffusi all'estero e i giornali in lingua di confine". In totale sotto questa voce vengono distribuiti circa 90 milioni di euro.
Nella classifica dei beneficiari, al primo posto c'è il quotidiano dei vescovi italiani, l'Avvenire (5 milioni 990mila euro di contributi per il 2003); al secondo il quotidiano economico Italia Oggi diretto da Paolo Panerai, che fa capo al gruppo ClassEditori, quotato in Borsa a Milano, ma la cui casa editrice è una cooperativa: Italia Oggi Editore-Erinne srl; al terzo il quotidiano comunista il manifesto (4 milioni 441mila euro).
Seguono altre 65 testate, tra cui molti quotidiani locali con contributi superiori a 2 milioni di euro: Cittadino di Lodi, Corriere di Forlì, Corriere di Perugia, Corriere di Firenze, Corriere del Giorno di Puglia e Lucania, Corriere mercantile, Giornale Nuovo della Toscana, Nuovo Oggi Molise, Primorsky Dnevnik, Voce di Romagna. Ma ci sono anche giornali sportivi come Sportsman-Cavalli Corse (2 milioni 582mila euro), quotidiani economici come Il Globo (2 milioni 571mila euro) e sindacali come il cislino Conquiste della Lavoro (3 milioni 275mila euro).
Nell'elenco figura anche il mensile di Legambiente La Nuova Ecologia (516mila euro) e il settimanale consumerista Il Salvagente (516mila euro). Esattamente la stessa cifra che prendono Carta, Fare vela, Luna Nuova, Motocross, Mucchio Selvaggio, Rassegna Sindacale e Trenta Giorni, il mensile cattolico diretto da Giulio Andreotti. Ultimo della lista Il Granchio con 41mila euro.
Qualche spicciolo ai non vedenti
Il quarto elenco riguarda i "contributi all'editoria speciale periodica per non vedenti relativi all'anno 2004". Sono in genere piccole cifre, quasi tutte inferiori ai 10mila euro, attribuite a 28 organizzazioni.
I frati non fanno voto di povertà
Poco elevate anche le cifre elargite a 124 giornali pubblicati e diffusi all'estero. In questo quinto elenco solo tre testate prendono più di 50mila euro: l'australiana Fiamma (143mila euro); la svizzera Pagina (89mila) e il Cittadino Canadese (53mila). Ci sono poi le 23 testate del sesto elenco: le pubblicazioni edite in Italia e diffuse prevalentemente all'estero, dove al primo posto c'è il Messaggero di Sant'Antonio del Frati minori conventuali di Padova (109mila euro).
Un contributo per due: Repubblica e Corriere
Il settimo elenco comprende due sole testate ma qui le cifre sono decisamente superiori. La Repubblica e Il Corriere della Sera, i due maggiori giornali Italiani, incassano rispettivamente 1 milione 351mila euro e 714mila euro in quanto "quotidiani italiani teletrasmessi in Paesi diversi da quelli membri dell'Unione Europea".
Acquisto della carta: un pacco di milioni
L'ottavo è l'elenco più lungo: comprende 459 "imprese editrici di quotidiani, periodici e libri ammesse al beneficio del credito d'imposta per l'acquisto della carta utilizzata nell'anno 2004". Il contributo ammonta al 10% delle spese sulla carta. I maggiori editori incassano cifre consistenti

Tariffe speciali in Posta
I tre elenchi successivi riguardano i "contributi per l'anno 2004 per le compensazioni a Poste Italiane Spa per le tariffe speciali applicate alle spedizioni editoriali". Anche qui, come si può immaginare, si tratta di cifre molto elevate, che piovono un po' su tutte le testate, dai quotidiani grandi e piccoli, ai settimanali di attualità o di gossip, alle riviste tecniche e specializzate, ai periodici di onlus e associazioni.
Ristrutturazione e ammodernamenti
Altri finanziamenti sono concessi alle imprese editoriali "per il credito agevolato e per il credito d'imposta in relazione agli investimenti fissi di ristrutturazione e ammodernamento della capacità produttiva"; una nota avvisa che i dati relativi sono in corso di elaborazione.
Riqualificazione e mobilità dei giornalisti
C'è poi il "fondo per la riqualificazione e la mobilità dei giornalisti". I maggiori beneficiari sono l'Unità (1 milione 982mila euro), la Edit di Alberto Donati, vicepresidente della Fieg, che pubblicava Bella altre riviste poi chiuse (691mila euro), il Secolo XIX (681mila euro), la Stampa (617mila mila euro) e l'Ansa di Boris Biancheri (323mila euro).
Agenzie gratis per le radio
Le tre tabelle successive riguardano le radio, a cui vengono rimborsate le spese per l'abbonamento ai servizi delle agenzie di informazione. A Radio radicale, ad esempio, vengono rimborsati 4 milioni 132mila euro, a Radio 24 Il Sole 24 Ore 257mila euro. Alle altre emittenti toccano cifre inferiori, in genere qualche migliaia di euro.
Rimborsi anche alle tv locali
L'ultimo elenco riguarda i rimborsi alle televisioni locali, sempre per le spese d'abbonamento alle agenzie di informazione. La cifra più alta, 370mila euro, la prende la pugliese Telenorba.

Fonte : IPSE BLOG (http://www.ipse.com/blog/)
Web address : http://216.239.59.104/search?q=cache:SbH7MaxZ3l0J:www.ipse.com/blog/+finanziamenti+statli+editoria&hl=it&ct=clnk&cd=3&gl=it

Editoria: tassare i blog e i siti si o no?

Come molti sanno è al vaglio un disegno di legge per introdurre una tassa di iscrizione sui siti web e sui blog in quanto prodotto editoriale.
In prima battuta ci si è scagliati contro questa proposta in quanto una limitazione alla nostra libertà, ma dopo attenta riflessione io direi che possiamo anche accettarla.
Non sono pazzo, nè un visionario, semplicemente c'è una cosa da sapere prima di decidere, una piccolo dettaglio che a molti è sfuggito anche perchè fin'ora non rientrava nei nostri interessi di cittadini e contribuenti: per l'editoria esiste già una legge che prevde l'erogazione di contributi statali. Quindi se il nostro blog viene tassato in quanto prodotto editoriale, avrà anche diritto ai contributi statali per lo stesso identico motivo quindi direi che non ci perdiamo molto.
In ogni caso vedrò di procurare quante più fonti possibili e postarle in modo da chiarire la situazione.
Always on the road