About me

Chi sono io? Un folle, un visionario, uno psicotico...ma anche un padre...son ciò che sono e ne son fiero. Se ti va di far sosta da queste parti e di andare oltre la scorza sei benevnuto, ma se sei qua per giudicare, pontificare, criticare senza proporre soluzioni alternative, calunniare, diffamare, seminare scontento e parlare alle spalle...cambia zona che qua il fuoco brucia.
Ho imparato che nella vita è giusto venire a compromessi, trovare punti di incontro, ma è anche giusto affrontare di petto certe situazioni ed eradicarle.
The choice is up to you



sabato 1 dicembre 2007

Chain reaction

Questa mi è arrivata come una delle tante catene di sant' antonio che riceviamo ogni giorno, però questa volta ho deciso di non premere quel tastinodi cui spesso abuso denominato "cestina", bensì ho prefrito proporvela.
Magari è una vaccata inventatat di sana pianta, ma a volte anche le vaccate ci fanno riflettere...quante volte una stronzata tirata a caso cambia il senso di tutto? Quante volte se ci fossimo fermati a riflettere avremmo fatto andare meglio le cose, rendendo felici noi e gli altri?
Think about it.

Tu cosa
faresti???


Ricordati che TU fai la differenza.
Non cercare mai
mezzi termini: non ce ne sono.
Leggi in ogni caso.
La mia domanda è: tu
avresti fatto la stessa scelta che ho fatto io?

Ad una cena di
beneficenza per una scuola che cura bambini con problemi di apprendimento, il
padre di uno degli studenti fece un discorso che non sarebbe mai più stato
dimenticato da nessuno dei presenti. Dopo aver lodato la scuola ed il suo
eccellente staff, egli pose una domanda: 'Quando non viene raggiunta da
interferenze esterne, la natura fa il suo lavoro con perfezione. Purtroppo mio
figlio Shay non può imparare le cose nel modo in cui lo fanno gli altri
bambini.
Non può comprendere profondamente le cose come gli altri. Dov'è il
naturale ordine delle cose quando si tratta di mio figlio? '
Il pubblico alla
domanda si fece silenzioso. Il padre continuò: 'Penso che quando viene al mondo
un bambino come Shay, handicappato fisicamente e mentalmente, si presenta la
grande opportunità di realizzare la natura umana e avviene nel modo in cui le
altre persone trattano quel bambino.' A quel punto cominciò a narrare una
storia: Shay e suo padre passeggiavano nei pressi di un parco dove Shay sapeva
che c'erano bambini che giocavano a baseball. Shay chiese: 'Pensi che quei
ragazzi mi faranno giocare? ' Il padre di Shay sapeva che la maggior parte di
loro non avrebbe voluto in squadra un giocatore comeShay, ma sapeva anche che se
gli fosse stato permesso di giocare, questo avrebbe dato a suo figlio la
speranza di poter essere accettato dagli altri a discapito del suo handicap,
cosa di cui Shay aveva immensamente bisogno.
Il padre di Shay si avvicinò ad
uno dei ragazzi sul campo e chiese (non aspettandosi molto) se suo figlio
potesse giocare.
Il ragazzo si guardò intorno in cerca di consenso e disse:
'Stiamo perdendo di sei punti e il gioco è all'ottavo inning. Penso che possa
entrare nella squadra: lo faremo entrare nel nono'
Shay entrò nella panchina
della squadra e con un sorriso enorme, si mise su la maglia del team.
Il
padre guardò la scena con le lacrime agli occhi e con un senso di calore nel
petto.
I ragazzi videro la gioia del padre all'idea che il figlio fosse
accettato dagli altri.
Alla fine dell'ottavo inning, la squadra di Shay prese
alcuni punti ma era sempre indietro di tre punti.
All'inizio del nono inning
Shay indossò il guanto ed entrò in campo.
Anche se nessun tiro arrivò nella
sua direzione, lui era in estasi solo all'idea di giocare in un campo da
baseball e con un enorme sorriso che andava da orecchio ad orecchio salutava suo
padre sugli spalti.
Alla fine del nono inning la squadra di Shay segnò un
nuovo punto: ora, con due out e le basi cariche si poteva anche pensare di
vincere e Shay era incaricato di essere il prossimo alla battuta.
A questo
punto, avrebbero lasciato battere Shay anche se significava perdere la
partita?
Incredibilmente lo lasciarono battere.
Tutti sapevano che era una
cosa impossibile per Shay che non sapeva nemmeno tenere in mano la mazza, tanto
meno colpire una palla. In ogni caso, come Shay si mise alla battuta, il
lanciatore, capendo che la squadra stava rinunciando alla vittoria in cambio di
quel magico momento per Shay, si avvicinò di qualche passo e tirò la palla così
piano e mirando perché Shay potesse prenderla con la mazza.
Il primo tiro
arrivò a destinazione e Shay dondolò goffamente mancando la palla. Di nuovo il
tiratore si avvicinò di qualche passo per tirare dolcemente la palla a
Shay.
Come il tiro lo raggiunse Shay dondolò e questa volta colpì la palla
che ritornò lentamente verso il tiratore. Ma il gioco non era ancora
finito.
A quel punto il battitore andò a raccogliere la palla: avrebbe potuto
darla all' uomo in prima base e Shay sarebbe stato eliminato e la partita
sarebbe finita.
Invece...
Il tiratore lancio la palla di molto oltre
l'uomo in prima base e in modo che nessun altro della squadra potesse
raccoglierla.
Tutti dagli spalti e tutti i componenti delle due squadre
incominciarono a gridare: 'Shay corri in prima base! Corri in prima base!
'
Mai Shay in tutta la sua vita aveva corso così lontano, ma lo fece e così
raggiunse la prima base.
Raggiunse la prima base con occhi spalancati
dall'emozione.
A quel punto tutti urlarono: 'Corri fino allaseconda base!'
Prendendo fiato Shay corse fino alla seconda trafelato.
Nel momento in cui
Shay arrivò alla seconda base la squadra avversaria aveva ormai recuperato la
palla.. Il ragazzo più piccolo di età che aveva ripreso la palla quindi sapeva
di poter vincere e diventare l'eroe della partita, avrebbe potuto tirare la
palla all'uomo in seconda base ma fece come il tiratore prima di lui, la lanciò
intenzionalmente molto oltre l'uomo in terza base e in modo che nessun altro
della squadra potesse raccoglierla.
Tutti urlavano: 'Bravo Shay, vaicosì! Ora
corri! '
Shay raggiunse la terza base perché un ragazzo del team avversario
lo raggiunse e lo aiutò girandolo nella direzione giusta.
Nel momento in cui
Shay raggiunse la terza base tutti urlavano di gioia.
A quel punto tutti
gridarono: 'Corri in prima, torna in base!!!!' E così fece: da solo tornò in
prima base, dove tutti lo sollevarono in aria e ne fecero l'eroe della
partita.
'Quel giorno' disse il padre piangendo 'i ragazzi di entrambe le
squadre hanno aiutato a portare in questo mondo un grande dono di vero amore ed
umanità'.
Shay non è vissuto fino all'estate successiva.
E' morto
l'inverno dopo ma non si è mai più dimenticato di essere l'eroe della partita e
di aver reso orgoglioso e felice suo padre non dimenticò mai l'abbraccio di sua
madre quando tornato a casa le raccontò di aver giocato e vinto.

ED ORA
UNA PICCOLA NOTA AL FONDO DIQUESTA STORIA:
In internet ci scambiamo un sacco
di giochi e mail scherzose senza che queste ci facciano riflettere, ma quando si
tratta di diffondere mail sulle scelte della vita noi esitiamo. Il crudo, il
volgare e l'osceno passano liberamente nel cyber spazio, ma le discussioni
pubbliche sulla decenza sono troppo spesso soppresse nella nostre scuole e nei
luoghi di lavoro.
Se stai pensando di forwardare questo messaggio, c'è
probabilità che sfoglierai i tuoi contatti di rubrica scegliendole persone
'appropriate ' o 'inappropriate ' a ricevere questo messaggio.
Bene: la
persona che ti ha mandatoquesta e-mail pensa che TUTTI NOI POSSIAMO FARE LA
DIFFERENZA.
Tutti noi abbiamo migliaia di opportunità, ogni giorno, di
aiutare il 'naturale corso delle cose' a realizzarsi.
Ogni interazione tra
persone, anche la più inaspettata, ci offre una opportunità: passiamo una calda
scintilla di amore e umanità o rinunciamo a questa opportunità e lasciamo il
mondo un po'più freddo?

Un uomo saggio una volta disse che ogni società è
giudicata in base a come tratta soprattutto i meno fortunati.
Ora tu hai 2
scelte:
1. cancellare
2. inoltrare

A te fare la
differenza....

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